martedì 19 ottobre 2010

I CAMPERISTI NEL MONDO ALLA SCOPERTA DEL MAR NERO GIORGIA E ARMENIA IN CAMPER



Anche quest’anno i Camperistinelmondo sono pronti per l’ennesima avventura. Anche se a dir il vero l’entusiasmo non è pari a quello dello scorso viaggio, allorché si era in procinto della partenza per l’Egitto, tant’é che nell’incontrarsi tutti dicevamo che forse l’Egitto sarebbe stato meglio visitarlo per ultimo. Ma si sa la voglia di viaggiare e scoprire nuove mete per chi c’è l’ha nel sangue non si esaurisce mai, anzi cosi come capita a noi si rinvigorisce con il passare degli anni e dalle mete già raggiunte.
Come al solito la compagnia è formata da Giulio autista Giovanna solita navigatrice, Marco il ragazzo informatico e Alessia la gioia del viaggio. Come lo scorso anno hanno condiviso il viaggio il cari amici Mimmo e Rosa oltre alla new entry dell’equipaggio formato da Enzo ed Angela.

28/07/10 si parte alle ore 17,00 per giungere al porto di Brindisi alle 18,45, dove troviamo ad aspettarci Enzo e Angela ed insieme aspettiamo Mimmo e Rosa che giungono subito dopo sulla banchina dell’imbarco che avviene alle 21,30.
Quindi sistemati i mezzi in open dek abbiamo improvvisato una cena sulla terrazza della nave prima di andare a letto. Km.150

29/07/10 sveglia alle ore 6,30 e subito dopo lo sbarco eccoci alla volta di Ioannina dopo sostiamo per una pausa per una colazione frugale per giungere all’ora del pranzo a Vrasna, dove sotiamo in riva al mare e ci congediamo un bagno nelle acque trasparenti della grecia. In serata giungiamo al confine turco e dopo varie peripezie finalmente a mezzanotte siamo ad Ipsala dove pernottiamo in un piazzale per bus. Km.700

30/07/10 Dopo la sveglia , la colazione ed il cambio monete ci dirigiamo a Gelibolu decidendo quindi di bai passare Istanbul attraversando i Dardanelli . Consumiamo un frugale pranzo lungo la via che porta a Bursa ed in serata siamo a Izmik (Nicea) bellissima località sul lago omonimo. Per la notte la polizia ci accompagna in un ottimo parcheggio fronte lago, dove noi come da tradizione predisponiamo il tutto per la cena sotto le stelle e veniamo subito stupiti dalla solita accoglienza turca , infatti subito si avvicina un ristoratore del luogo che ci offre in dono un vassoio colmo di frutta assortita disposta in modo artistico. Km.420

31/07/10 oggi ci incamminiamo alla volta di Bolu dopo aver acquistato la solita carta KGS che ci consente il transito sulla rete autostradale turca con 25 euro verso Gerede ad Enzo scoppia un pneumatico ed a Karabux riusciamo a sostituire le gomme, come al solito le strade lasciano molto a desiderare. Giungiamo così a Safranbolu dove visitiamo il centro storico con un trenino per ammirare l’architettura simile a quella alsaziana. Proseguiamo verso Bartin e arriviamo a Amsra dove dopo varie peripezie sostiamo davanti ad una caserma militare, in serata riceviamo la visita di due militari che effettuano un giro turistico nei nostri camper. Km.446

01/08/10 Oggi ci dirigiamo a Catalzeytin dove sosteremo per la notte sul lungomare dopo aver costeggiando la costa meridionale del mar nero per Km.223.

02/08/10 Oggi giungiamo a Sinop dove ci congediamo una visita della città con acquisti di souvenir e rimaniamo meravigliati davanti alle innumerevoli vetrine ricolme di modellini di fattezza notevole di imbarcazioni tipiche di ogni tipo e dimensione. Quindi ci dirigiamo verso le cascate di Erfelak ma dopo 25 km. di strada terribile decidiamo di rinunciarci e torniamo indietro verso Sanibolu. Sostiamo per il pranzo nel bel porticciolo attrezzato di Gerze dopo pranzo giungiamo alle 20,00 a Unye dove parcheggiamo comodamente sul lungomare. Km.400

03/08/10 Giungiamo al confine con la Georgia alle 18 e dopo una coda estenuante durata sino alle 23,00, riusciamo ad oltrepassare il confine georgiano. Km.440

04/08/10 Dopo la fatica della frontiera oggi visitiamo la fortezza e poi ci incamminiamo verso Batumi, visitiamo il centro con i camper andiamo sul lungomare per il pranzo. Dopo pranzo arriviamo a Kutaisi dove parcheggiamo nella piazza centrale . Dopo la visita della città andiamo a ristorante, dopo gustiamo un menù a base di carne arrostita, zuppa di pollo, focacce ripiene di formaggi tipici georgiani. La notte siamo sempre sorvegliati dalla polizia. Km. 150

05/08/10 Appena alzati ci siamo immersi nel caos del mercato dove veniamo assaliti da un turbinio di odori, colori e frastuoni tipici di questi mercati. Rientrati ai camper ci spostiamo in collina per vedere le rovine del tempio di Bqagradi, quindi a a Gelati visitiamo il monastero e l’accademia tipiche costruzioni georgiani ortodosse. Riprendiamo la marcia per giungere a Gori dove parcheggiamo come nostro solito nella piazza centrale. Km. 73

06/08/10 Oggi tutto è all’insegna di Stalin, siamo nella sua città natale, iniziamo con la visita del museo e della carrozza ferroviaria appositamente allestita per i suoi spostamenti nella confederazione. Qui il camper di mimmo accusa un problema all’impianto elettrico, che unelettrauto del posto prontamente sistema. Partiamo alla ricerca di Uplistsikhe ci giungiamo dopo vari giri e subito visitiamo la città scavata nella roccia, a dire il vero per noi di Matera sembra quasi di essere a casa la visita termina con il percorre di un tunnel che dalla città sbuca
in riva al fiume. Qui il pernottamento non è dei migliori infatti la notte trascorre insonne a causa dell’abbaiare di numerosi cani randagi.

07/08/10 Oggi si viaggia alla volta di Mtskheta, dove visitiamo la cattedrale di Antioki. Ripartenza verso Anauri e soste in riva ad un lago meraviglioso. Dopo pranzo ci avviamo alla volta del Kazbegi, lungo la strada i paesaggi sono mozza fiato continiamo sino ad una piazzola a quota 2140 mslm dove a causa del forte vento ceniamo all’interno dei camper Km.200.


08/08/10 Lungo il tragitto contornato da innumerevoli soste per scatti fotografici unici acquistiamo i copricapi tipici dei pastori del caucaso. Giungiamo alla fortezza di Atauri e dopo averla visitata continiamo la marcia sino a Tblisi dove parcheggiamo in pieno centro storico. Visitiamo la fortezza, l’esterno della cattedrale di Sion, la statua della madre Georgia e le tortuose stradine colme di ristoranti tipici. In serata visitiamo le terme e cena in un ristorante sotterraneo.

09/08/10 Oggi visitiamo Tiblisi con il taxi andiamo alla nuova cattedrale della SS. Trinità, al parlamento ed al palazzo presidenziale. Poi è la volta del Corso Rustavali (Via principale di Tiblisi) , qui riusciamo finalmente ad inviare delle cartoline . In pomeriggio decidiamo di giungere al confine con l’armenia, che attraversiamo dopo aver pagato una tassa di 50 euro giungiamo dopo pochi chilometri nella prima cittadina armena Alverdi, il paese si presenta subito squallido e misero ad aumentare lo spettacolo tetro vi sono le innumerevoli strutture più o meno abbandonate delle miniere di rame, una volta ricchezza di questo paese. Sostiamo in uno slargo che ci pare essere abbastanza centrale. Km. 84;

10/08/10 Alle 9,00 partiamo verso Haghpat incontriamo lungo il cammino 3 camper italiani, quindi visitiamo il monastero che è davvero maestoso, riceviamo la benedizione del parroco ed incontriamo 3 motociclisti italiani. Ripartiamo verso Dilijan, lungo il percorso ci fermiamo nei pressi di una fontana e alla vista di una braceria senza pretese la nostra fame prende il soppravvento e decidiamo di degustare il menù del posto. Alle 15,00 riprendiamo la strada che ci porterà a Sevan, facciamo una sosta al monastero di Haghrtzin (in restauro). Arriviamo al posteggio di Sevenavank dove visitiamo il monastero arroccato sulla penisola. Pernottiamo qui dopo aver cercato inutilmente una sosta nella città di Sevan. Km.180

11/08/10 Oggi la giornata si apre con l’incontro con due camperisti che viaggiamo in Vas e ci raccontavano che per loro questa era la seconda volta che percorrevano queste strade, dopo un solito affettuoso saluto tipico tra camperisti ci dirigiamo verso Martumi e poi ancora avanti verso il passo di Selim, qui pranziamo davanti al caravanserraglio (mslm2450) , quindi verso Yerevan fermandoci a Novarank, dove tappa d’obbligo è la visita al monastero dopo aver attraversato un suggestivo canyon lungo 8 km ed infine in serata giungiamo nella cittadina di Ararat dove senza saperlo parcheggiamo davanti alla sede municipale.

12/08/10 Oggi a farci gli onori è addirittura il sindaco della città di Ararat , infatti ci viene offerta la prima colazione nella sala consiliare e tutti gli onori che spettano a graditi ospiti. Gusteremo dell’ottimo cognac, completiamo la mattinata con la visita del monastero di Khor Virap con la speciale guida formata dal sindaco e da tutta la sua famiglia. Dopo pranzo finalmente arriviamo a Yerevan dove parcheggiamo in piena piazza della repubblica sotto gli occhi stupiti dei passanti. Qui avviene un piacevole incontro con una coppia di giovani italiani in viaggio organizzato, che dopo poche battute scopriamo addirittura essere miei conterranei e parenti di una mia collega di ufficio. Dopo un bel pò di chiacchiere eccoci a passeggiare in lungo ed in largo in questa splendida città. Ci siamo recati subito ad ammirare la grande scalinata con i suoi magnifici giardini e stupendi negozi di tipo occidentale ormai è sera ed è tempo di rientrare ai mezzi e stupore su stupore, ci rendiamo conto di essere parcheggiati proprio davanti alle fontane monumentali che ogni sera alle 22 regalano a passanti e turisti uno spettacolo davvero emozionante a suon di fontane danzanti luci e musiche. Qui avviene un altro incontro fortuito con un altro italiano che scopriamo essere medico di Roma coniugato con un’Armena in vacanza a Yerevan: Dico incontro fortuito in quanto quest’ultimo appena vista mia figlia si accorge del problema che ormai da giorni ci attanaglia e ci preoccupa circa un gran sanguinamento gengivale della ragazza. Con il Dr. Gaetano GIORDANO immediatamente messosi a nostra disposizione ci rechiamo in taxi alla ricerca di una farmacia e grazie a suo figlio riusciamo a farci intendere sui medicinali cercati. La serata si conclude con una cena che ci vedrà tutti finalmente intorno ad un tavolo.
Questo è il bello di viaggiare!

13/08/10 Oggi ci aspetta un’altra grande emozione dataci dalla visita al museo del Genocidio armeno, qui prendiamo coscienza di come le atrocità che l’uomo ha saputo mettere in atto non ha eguali, e che il potere del dio danaro ancora tutt’oggi neghi il giusto riconoscimento a questo popolo, trafugato di quasi tutto il proprio territorio, massacrato con numero poco inferiore a quelli dell’olocausto, durato dal 1895 al 1915. Tale silenzio tanto atroce addirittura fu riportato in uno scritto di Hitler del 1939 prima dell’invasione della Polonia che recitava per vincere le titubanze dei suoi collaboratori circa i suoi piani di sterminio, “Chi si ricorda più del massacro degli Armeni?”. L’ indifferenza della comunità internazionale nei confronti di tale evento storico è ancora tutt’oggi causa della mancata pace nei cuori di tanta gente.
Rientrati ai camper partiamo alla volta di Echimiadzin, qui parcheggiamo vicino ad una scuola. Questa località famosa per essere il centro religioso armeno, infatti qui sorge una maestosa cattedrale. Km. 20

14/08/10 Stamane è giornata di shopping nel vicino centro commerciale, poi ci spostiamo per visitare il museo della chiesa armena, ma dobbiamo aspettare perché in celebrazione una funzione religiosa, ortodossa davvero molto lunga al termine ritorniamo e finalmente vediamo i reperti sacri della croce di Cristo e della lancia che gli trafisse il costato, e una reliquia dell’arca di Noé. Quindi riprendiamo la via del rientro e considerato che la frontiera tra Armenia e Turchia è chiusa ci tocca ritornare di nuovo in Georgia ma prima ci tocca attraversare una strada che ci conduce tra miseri villaggi greggi di pecore e cicogne a volontà. Arriviamo a Akhalk Alak dove sostiamo per la notte. Km.210

15/08/10 Ci avviamo verso Vardizya , ci arriviamo alle 13 davanti alle grotte che data la stanchezza non visitiamo ma ci limitiamo ad immortalarle grazie a zoom potenti. La strada costeggia il fiume, oggi è ferragosto e non ci va di fare molta strada, pertanto trovata una bella raduna in un’ansa del fiume, ci fermiamo e mentre mimmo ed Enzo preparano un arrosto alla brace Giulio tenta senza alcuna fortuna di pescare, infatti il bottino sarà di soli tre pesci gatto che verranno rigettati in acqua tempestivamente. A questo punto pare arrivare la tappa più dura che sconsiglio a chiunque di ripercorrerla. Ci viene infatti in mente di raggiungere la frontiera di Posof che dista appena 25 km. ma già dopo alcuni chilometri inizia un vero e proprio inferno per mezzi e autisti un percorso fatto a groviera con voragini profonde e continua in una strada stretta meno dei nostri camper e dopo 2 ore di sane imprecazioni siamo in frontiera dove io sfogo tutta la rabbia accumulata contro i poliziotti di frontiera ponendo a serio rischio la mia libertà . Km.130

16/08/10 Le strade accidentate proprio non ci lasciano ed ancora oggi attraverseremo una strada in costruzione per giungere finalmente a Kars, qui pranziamo ed acquistiamo attrezzature per la pesca olive e cambiamo gli ultimi 170 dollari rimastoci. Riprendiamo la marcia sino a Digor, dove la polizia per sicurezza ci fa parcheggiare in una stazione di servizio fuori dal paese … ora siamo in pieno territorio curdo, infatti chiunque ormai ci saluta con il simbolo della V fatta con indice e medio sottolineando la loro curdicità. Stasera siamo tutti ospiti nel camper di Enzo. Km. 194

17/08/10 Si parte lungo la strada in una stazione di servizio approfittiamo e facciamo lavare i camper ormai ridotti in stato pietoso dopo le strade percorse, ci dirigiamo verso Dogubayazit e finalmente dopo aver attraversato centinaia di carri armati in stato di guerra arriviamo all’Ishak Pascia Sarayi. Qui si erge l’edificio edificato dall’emiro curdo XVII secolo. Al termine della visita il mio camper ha una gomma a terra, dopo vari tentativi riusciamo a risolvere il problema trovando delle gomme di fortuna nel paese vicino. Problema risolto si riparte alla volta di Van. Una volta giunti parcheggiamo davanti al teatro visita e pernottamento. Km. 348

18/08/10 Partenza e visita del castello e della cittadella di Van ,che sorgono su un altura vicino al lago , ripartiamo verso Bitlis sulla strada finalmente troviamo un gommista dove compriamo due gomme nuove da metter sul camper di Giulio, riprendiamo la strada costeggiando il lago e ci fermiamo per il pranzo a Tatvari lungo la riva del lago. In serata arriviamo a Batman, dove parcheggiamo davanti ad una stazione di polizia , ma questa ci consiglia e ci scorta in un residente riservati a docenti . Quindi ci sistemiamo nel mezzo di un bel parco con tanti gonfiabili, tavoli e gente che discorre serenamente con in mano il solito te. Che puntualmente e cordialmente ci viene offerto. Km.325

19/08/10 Dopo aver attraversato Diyarbakir e Siverek ci attende un lungo tratto di deserto roccioso al termine del quale la strada termina ed occorre prendere una chiatta che ci porta al di la del lago, fatta la traversata continuiamo sino a Kahita al Camping Kommagene (15 €). Qui incontriamo una simpatica coppia di Liverpool, con i quali pianifichiamo un nostro futuro viaggio in Scozia. La simpatica Alessia ha ancora problemi alle gengive ed il gestore del camping si offre gentilmente di accompagnarci da un dentista. La serata trascorre in allegria anche grazie all’hunor dei nostri amici inglesi. Km.267

20/08/10 Oggi la levataccia è addirittura alle 2,30 di notte , infatti è a quest’ora che parte il pulmino che ci condurra prima dell’alba sul Nemurut Dagi, dove dopo aver scalato parte di una montagna rocciosa ci ritroviamo arroccati con davanti le grandi statue di Antioco & C. che imponenti aspettano con noi l’arrivo dell’alba. Inutile dire che questa si è mostrata una tappa indimenticabile. Ritornati ai camper e rifocillati riprendiamo la marcia alla volta della Cappadocia e precisamente ci rechiamo a Urgup. Qui risiede un vecchio amico di Mimmo che anni addietro ha studiato in Italia e per un certo periodo è stato ospitato dallo stesso Mimmo che con il solito senso di ospitalità turco ci accoglie nel suo ristorante tipico, che molto somiglia alle strutture turistiche che si trovano nei sassi di Matera e quindi la cosa ci fa pensare a casa nostra .

21/08/10 Il mattino seguente dopo una notte trascorsa tranquillamente nei nostri camper, veniamo nuovamente invitati in terrazzo dell’hotel per degustare una lauta colazione tipica. Il disponibile Hammet per tutta la mattinata ci accompagna nella cittadina di Urgup, dove rosetta fa incetta di tappeti di pregiata fattezza. Ormai il rientro sembra proprio mesto ma la marcia riprende sino ad un Motel nei pressi di Ankara dove consumiamo una frugale cena a base di Kebab.

22/08/10 Stamane proprio non resistiamo dalla tentazione di far ripulire i camper davvero indecenti dopo le polverose strade percorse, poi riprendiamo la marcia e lungo la strada in una nuova stazione di servizio dove acquistiamo due statue di gesso raffigurante due campagnoli turchi. Arriviamo in serata a Terkirdag dove sostiamo in un parcheggio sul lungo mare.

23/08/10 oggi sempre lungo la via del ritorno cerchiamo di arrivare alla frontiera greca ed in pomeriggio siamo di nuovo sulla spiaggia di Varsna . Qui facciamo un po di spesa di frutta fresca ed esche per la pesca.

24/08/10 Oggi è puro relax sula spiaggia con relativa cena a base di ghiros pita.

25 -26/08/10 Mare pesca ed arrosti.

27/08/10 Si parte alla volta di Ioannina pausa pranzo. Si riparte per Amandia dove sosteremo in riva al mare all’ombra degli eucalipti relax e cena.


28/08/10 mare e relax



29/08/10 arrivo a Matera.

Il viaggio ha presentato poche difficoltà a parte il manto stradale in pessime condizioni. Il viaggio si è caratterizzato per la varietà dei paesaggi e le diversità delle genti conosciute. Ci ha stupito tanto vedere Tiblisi che certo non ci aspettavano cosi bella e medievale. Ma a tale stupore ha fatto eco Jerevan città moderna e turbolenta. Di certo questo viaggio ci ha fatto conoscere realtà a noi poco note, quale il genocidio degli Armeni, un dramma ancora irrisolto e ciò ci sembra paradossale che protagonisti della vicenda che pur negando tali orrori chiedano di entrare nell’unione europea. Mi ha stravolto il capire che la storia dell’olocausto era già stata vissuta da questo popolo perseguitato e trucidato dai kurdi. Mi ha fatto capire che importanza ha per il popolo kurdo la propria identità mancata e così capisci che in quest’angolo di mondo il potere del dio danaro ha procurato tante e tali ferite che di certo non sono di facile cura. Mi ha stupito sentire tanti giovani armeni che portano ancora nel loro grembo tanto odio e tanta voglia di nazionalismo. Di certo mi sembra proprio il caso di sottolineare che il viaggiare sia l’unico modo per conoscere le realtà altrui e che ogni viaggio rappresenta una scoperta basta avere gli occhi puri di chi sa cogliere ogni sensazione anche la piu semplice negli occhi di chi incontra . Ma questo è stato anche il viaggio degli incontri, come dimenticare i due aitanti giovani polacchi che con le loro bici hanno ripercorso parte del nostro itinerario, o come dimenticare il reporter di brescia con la sua fidanzata o il medico Gaetano Giordano che con tanto cuore e disponibilità ha tranquillizzato noi genitori della giovane alessia circa i problemi di salute accusati dalla ragazza. A volte mi chiedo ma il tutto è davvero causuale o come io inizio a dubitare vi è sempre una mano divina che provvede ad ogni affanno di noi viaggiatori. Certo è che viaggiare è vita è animo è amore.