martedì 19 ottobre 2010

I CAMPERISTI NEL MONDO ALLA SCOPERTA DEL MAR NERO GIORGIA E ARMENIA IN CAMPER



Anche quest’anno i Camperistinelmondo sono pronti per l’ennesima avventura. Anche se a dir il vero l’entusiasmo non è pari a quello dello scorso viaggio, allorché si era in procinto della partenza per l’Egitto, tant’é che nell’incontrarsi tutti dicevamo che forse l’Egitto sarebbe stato meglio visitarlo per ultimo. Ma si sa la voglia di viaggiare e scoprire nuove mete per chi c’è l’ha nel sangue non si esaurisce mai, anzi cosi come capita a noi si rinvigorisce con il passare degli anni e dalle mete già raggiunte.
Come al solito la compagnia è formata da Giulio autista Giovanna solita navigatrice, Marco il ragazzo informatico e Alessia la gioia del viaggio. Come lo scorso anno hanno condiviso il viaggio il cari amici Mimmo e Rosa oltre alla new entry dell’equipaggio formato da Enzo ed Angela.

28/07/10 si parte alle ore 17,00 per giungere al porto di Brindisi alle 18,45, dove troviamo ad aspettarci Enzo e Angela ed insieme aspettiamo Mimmo e Rosa che giungono subito dopo sulla banchina dell’imbarco che avviene alle 21,30.
Quindi sistemati i mezzi in open dek abbiamo improvvisato una cena sulla terrazza della nave prima di andare a letto. Km.150

29/07/10 sveglia alle ore 6,30 e subito dopo lo sbarco eccoci alla volta di Ioannina dopo sostiamo per una pausa per una colazione frugale per giungere all’ora del pranzo a Vrasna, dove sotiamo in riva al mare e ci congediamo un bagno nelle acque trasparenti della grecia. In serata giungiamo al confine turco e dopo varie peripezie finalmente a mezzanotte siamo ad Ipsala dove pernottiamo in un piazzale per bus. Km.700

30/07/10 Dopo la sveglia , la colazione ed il cambio monete ci dirigiamo a Gelibolu decidendo quindi di bai passare Istanbul attraversando i Dardanelli . Consumiamo un frugale pranzo lungo la via che porta a Bursa ed in serata siamo a Izmik (Nicea) bellissima località sul lago omonimo. Per la notte la polizia ci accompagna in un ottimo parcheggio fronte lago, dove noi come da tradizione predisponiamo il tutto per la cena sotto le stelle e veniamo subito stupiti dalla solita accoglienza turca , infatti subito si avvicina un ristoratore del luogo che ci offre in dono un vassoio colmo di frutta assortita disposta in modo artistico. Km.420

31/07/10 oggi ci incamminiamo alla volta di Bolu dopo aver acquistato la solita carta KGS che ci consente il transito sulla rete autostradale turca con 25 euro verso Gerede ad Enzo scoppia un pneumatico ed a Karabux riusciamo a sostituire le gomme, come al solito le strade lasciano molto a desiderare. Giungiamo così a Safranbolu dove visitiamo il centro storico con un trenino per ammirare l’architettura simile a quella alsaziana. Proseguiamo verso Bartin e arriviamo a Amsra dove dopo varie peripezie sostiamo davanti ad una caserma militare, in serata riceviamo la visita di due militari che effettuano un giro turistico nei nostri camper. Km.446

01/08/10 Oggi ci dirigiamo a Catalzeytin dove sosteremo per la notte sul lungomare dopo aver costeggiando la costa meridionale del mar nero per Km.223.

02/08/10 Oggi giungiamo a Sinop dove ci congediamo una visita della città con acquisti di souvenir e rimaniamo meravigliati davanti alle innumerevoli vetrine ricolme di modellini di fattezza notevole di imbarcazioni tipiche di ogni tipo e dimensione. Quindi ci dirigiamo verso le cascate di Erfelak ma dopo 25 km. di strada terribile decidiamo di rinunciarci e torniamo indietro verso Sanibolu. Sostiamo per il pranzo nel bel porticciolo attrezzato di Gerze dopo pranzo giungiamo alle 20,00 a Unye dove parcheggiamo comodamente sul lungomare. Km.400

03/08/10 Giungiamo al confine con la Georgia alle 18 e dopo una coda estenuante durata sino alle 23,00, riusciamo ad oltrepassare il confine georgiano. Km.440

04/08/10 Dopo la fatica della frontiera oggi visitiamo la fortezza e poi ci incamminiamo verso Batumi, visitiamo il centro con i camper andiamo sul lungomare per il pranzo. Dopo pranzo arriviamo a Kutaisi dove parcheggiamo nella piazza centrale . Dopo la visita della città andiamo a ristorante, dopo gustiamo un menù a base di carne arrostita, zuppa di pollo, focacce ripiene di formaggi tipici georgiani. La notte siamo sempre sorvegliati dalla polizia. Km. 150

05/08/10 Appena alzati ci siamo immersi nel caos del mercato dove veniamo assaliti da un turbinio di odori, colori e frastuoni tipici di questi mercati. Rientrati ai camper ci spostiamo in collina per vedere le rovine del tempio di Bqagradi, quindi a a Gelati visitiamo il monastero e l’accademia tipiche costruzioni georgiani ortodosse. Riprendiamo la marcia per giungere a Gori dove parcheggiamo come nostro solito nella piazza centrale. Km. 73

06/08/10 Oggi tutto è all’insegna di Stalin, siamo nella sua città natale, iniziamo con la visita del museo e della carrozza ferroviaria appositamente allestita per i suoi spostamenti nella confederazione. Qui il camper di mimmo accusa un problema all’impianto elettrico, che unelettrauto del posto prontamente sistema. Partiamo alla ricerca di Uplistsikhe ci giungiamo dopo vari giri e subito visitiamo la città scavata nella roccia, a dire il vero per noi di Matera sembra quasi di essere a casa la visita termina con il percorre di un tunnel che dalla città sbuca
in riva al fiume. Qui il pernottamento non è dei migliori infatti la notte trascorre insonne a causa dell’abbaiare di numerosi cani randagi.

07/08/10 Oggi si viaggia alla volta di Mtskheta, dove visitiamo la cattedrale di Antioki. Ripartenza verso Anauri e soste in riva ad un lago meraviglioso. Dopo pranzo ci avviamo alla volta del Kazbegi, lungo la strada i paesaggi sono mozza fiato continiamo sino ad una piazzola a quota 2140 mslm dove a causa del forte vento ceniamo all’interno dei camper Km.200.


08/08/10 Lungo il tragitto contornato da innumerevoli soste per scatti fotografici unici acquistiamo i copricapi tipici dei pastori del caucaso. Giungiamo alla fortezza di Atauri e dopo averla visitata continiamo la marcia sino a Tblisi dove parcheggiamo in pieno centro storico. Visitiamo la fortezza, l’esterno della cattedrale di Sion, la statua della madre Georgia e le tortuose stradine colme di ristoranti tipici. In serata visitiamo le terme e cena in un ristorante sotterraneo.

09/08/10 Oggi visitiamo Tiblisi con il taxi andiamo alla nuova cattedrale della SS. Trinità, al parlamento ed al palazzo presidenziale. Poi è la volta del Corso Rustavali (Via principale di Tiblisi) , qui riusciamo finalmente ad inviare delle cartoline . In pomeriggio decidiamo di giungere al confine con l’armenia, che attraversiamo dopo aver pagato una tassa di 50 euro giungiamo dopo pochi chilometri nella prima cittadina armena Alverdi, il paese si presenta subito squallido e misero ad aumentare lo spettacolo tetro vi sono le innumerevoli strutture più o meno abbandonate delle miniere di rame, una volta ricchezza di questo paese. Sostiamo in uno slargo che ci pare essere abbastanza centrale. Km. 84;

10/08/10 Alle 9,00 partiamo verso Haghpat incontriamo lungo il cammino 3 camper italiani, quindi visitiamo il monastero che è davvero maestoso, riceviamo la benedizione del parroco ed incontriamo 3 motociclisti italiani. Ripartiamo verso Dilijan, lungo il percorso ci fermiamo nei pressi di una fontana e alla vista di una braceria senza pretese la nostra fame prende il soppravvento e decidiamo di degustare il menù del posto. Alle 15,00 riprendiamo la strada che ci porterà a Sevan, facciamo una sosta al monastero di Haghrtzin (in restauro). Arriviamo al posteggio di Sevenavank dove visitiamo il monastero arroccato sulla penisola. Pernottiamo qui dopo aver cercato inutilmente una sosta nella città di Sevan. Km.180

11/08/10 Oggi la giornata si apre con l’incontro con due camperisti che viaggiamo in Vas e ci raccontavano che per loro questa era la seconda volta che percorrevano queste strade, dopo un solito affettuoso saluto tipico tra camperisti ci dirigiamo verso Martumi e poi ancora avanti verso il passo di Selim, qui pranziamo davanti al caravanserraglio (mslm2450) , quindi verso Yerevan fermandoci a Novarank, dove tappa d’obbligo è la visita al monastero dopo aver attraversato un suggestivo canyon lungo 8 km ed infine in serata giungiamo nella cittadina di Ararat dove senza saperlo parcheggiamo davanti alla sede municipale.

12/08/10 Oggi a farci gli onori è addirittura il sindaco della città di Ararat , infatti ci viene offerta la prima colazione nella sala consiliare e tutti gli onori che spettano a graditi ospiti. Gusteremo dell’ottimo cognac, completiamo la mattinata con la visita del monastero di Khor Virap con la speciale guida formata dal sindaco e da tutta la sua famiglia. Dopo pranzo finalmente arriviamo a Yerevan dove parcheggiamo in piena piazza della repubblica sotto gli occhi stupiti dei passanti. Qui avviene un piacevole incontro con una coppia di giovani italiani in viaggio organizzato, che dopo poche battute scopriamo addirittura essere miei conterranei e parenti di una mia collega di ufficio. Dopo un bel pò di chiacchiere eccoci a passeggiare in lungo ed in largo in questa splendida città. Ci siamo recati subito ad ammirare la grande scalinata con i suoi magnifici giardini e stupendi negozi di tipo occidentale ormai è sera ed è tempo di rientrare ai mezzi e stupore su stupore, ci rendiamo conto di essere parcheggiati proprio davanti alle fontane monumentali che ogni sera alle 22 regalano a passanti e turisti uno spettacolo davvero emozionante a suon di fontane danzanti luci e musiche. Qui avviene un altro incontro fortuito con un altro italiano che scopriamo essere medico di Roma coniugato con un’Armena in vacanza a Yerevan: Dico incontro fortuito in quanto quest’ultimo appena vista mia figlia si accorge del problema che ormai da giorni ci attanaglia e ci preoccupa circa un gran sanguinamento gengivale della ragazza. Con il Dr. Gaetano GIORDANO immediatamente messosi a nostra disposizione ci rechiamo in taxi alla ricerca di una farmacia e grazie a suo figlio riusciamo a farci intendere sui medicinali cercati. La serata si conclude con una cena che ci vedrà tutti finalmente intorno ad un tavolo.
Questo è il bello di viaggiare!

13/08/10 Oggi ci aspetta un’altra grande emozione dataci dalla visita al museo del Genocidio armeno, qui prendiamo coscienza di come le atrocità che l’uomo ha saputo mettere in atto non ha eguali, e che il potere del dio danaro ancora tutt’oggi neghi il giusto riconoscimento a questo popolo, trafugato di quasi tutto il proprio territorio, massacrato con numero poco inferiore a quelli dell’olocausto, durato dal 1895 al 1915. Tale silenzio tanto atroce addirittura fu riportato in uno scritto di Hitler del 1939 prima dell’invasione della Polonia che recitava per vincere le titubanze dei suoi collaboratori circa i suoi piani di sterminio, “Chi si ricorda più del massacro degli Armeni?”. L’ indifferenza della comunità internazionale nei confronti di tale evento storico è ancora tutt’oggi causa della mancata pace nei cuori di tanta gente.
Rientrati ai camper partiamo alla volta di Echimiadzin, qui parcheggiamo vicino ad una scuola. Questa località famosa per essere il centro religioso armeno, infatti qui sorge una maestosa cattedrale. Km. 20

14/08/10 Stamane è giornata di shopping nel vicino centro commerciale, poi ci spostiamo per visitare il museo della chiesa armena, ma dobbiamo aspettare perché in celebrazione una funzione religiosa, ortodossa davvero molto lunga al termine ritorniamo e finalmente vediamo i reperti sacri della croce di Cristo e della lancia che gli trafisse il costato, e una reliquia dell’arca di Noé. Quindi riprendiamo la via del rientro e considerato che la frontiera tra Armenia e Turchia è chiusa ci tocca ritornare di nuovo in Georgia ma prima ci tocca attraversare una strada che ci conduce tra miseri villaggi greggi di pecore e cicogne a volontà. Arriviamo a Akhalk Alak dove sostiamo per la notte. Km.210

15/08/10 Ci avviamo verso Vardizya , ci arriviamo alle 13 davanti alle grotte che data la stanchezza non visitiamo ma ci limitiamo ad immortalarle grazie a zoom potenti. La strada costeggia il fiume, oggi è ferragosto e non ci va di fare molta strada, pertanto trovata una bella raduna in un’ansa del fiume, ci fermiamo e mentre mimmo ed Enzo preparano un arrosto alla brace Giulio tenta senza alcuna fortuna di pescare, infatti il bottino sarà di soli tre pesci gatto che verranno rigettati in acqua tempestivamente. A questo punto pare arrivare la tappa più dura che sconsiglio a chiunque di ripercorrerla. Ci viene infatti in mente di raggiungere la frontiera di Posof che dista appena 25 km. ma già dopo alcuni chilometri inizia un vero e proprio inferno per mezzi e autisti un percorso fatto a groviera con voragini profonde e continua in una strada stretta meno dei nostri camper e dopo 2 ore di sane imprecazioni siamo in frontiera dove io sfogo tutta la rabbia accumulata contro i poliziotti di frontiera ponendo a serio rischio la mia libertà . Km.130

16/08/10 Le strade accidentate proprio non ci lasciano ed ancora oggi attraverseremo una strada in costruzione per giungere finalmente a Kars, qui pranziamo ed acquistiamo attrezzature per la pesca olive e cambiamo gli ultimi 170 dollari rimastoci. Riprendiamo la marcia sino a Digor, dove la polizia per sicurezza ci fa parcheggiare in una stazione di servizio fuori dal paese … ora siamo in pieno territorio curdo, infatti chiunque ormai ci saluta con il simbolo della V fatta con indice e medio sottolineando la loro curdicità. Stasera siamo tutti ospiti nel camper di Enzo. Km. 194

17/08/10 Si parte lungo la strada in una stazione di servizio approfittiamo e facciamo lavare i camper ormai ridotti in stato pietoso dopo le strade percorse, ci dirigiamo verso Dogubayazit e finalmente dopo aver attraversato centinaia di carri armati in stato di guerra arriviamo all’Ishak Pascia Sarayi. Qui si erge l’edificio edificato dall’emiro curdo XVII secolo. Al termine della visita il mio camper ha una gomma a terra, dopo vari tentativi riusciamo a risolvere il problema trovando delle gomme di fortuna nel paese vicino. Problema risolto si riparte alla volta di Van. Una volta giunti parcheggiamo davanti al teatro visita e pernottamento. Km. 348

18/08/10 Partenza e visita del castello e della cittadella di Van ,che sorgono su un altura vicino al lago , ripartiamo verso Bitlis sulla strada finalmente troviamo un gommista dove compriamo due gomme nuove da metter sul camper di Giulio, riprendiamo la strada costeggiando il lago e ci fermiamo per il pranzo a Tatvari lungo la riva del lago. In serata arriviamo a Batman, dove parcheggiamo davanti ad una stazione di polizia , ma questa ci consiglia e ci scorta in un residente riservati a docenti . Quindi ci sistemiamo nel mezzo di un bel parco con tanti gonfiabili, tavoli e gente che discorre serenamente con in mano il solito te. Che puntualmente e cordialmente ci viene offerto. Km.325

19/08/10 Dopo aver attraversato Diyarbakir e Siverek ci attende un lungo tratto di deserto roccioso al termine del quale la strada termina ed occorre prendere una chiatta che ci porta al di la del lago, fatta la traversata continuiamo sino a Kahita al Camping Kommagene (15 €). Qui incontriamo una simpatica coppia di Liverpool, con i quali pianifichiamo un nostro futuro viaggio in Scozia. La simpatica Alessia ha ancora problemi alle gengive ed il gestore del camping si offre gentilmente di accompagnarci da un dentista. La serata trascorre in allegria anche grazie all’hunor dei nostri amici inglesi. Km.267

20/08/10 Oggi la levataccia è addirittura alle 2,30 di notte , infatti è a quest’ora che parte il pulmino che ci condurra prima dell’alba sul Nemurut Dagi, dove dopo aver scalato parte di una montagna rocciosa ci ritroviamo arroccati con davanti le grandi statue di Antioco & C. che imponenti aspettano con noi l’arrivo dell’alba. Inutile dire che questa si è mostrata una tappa indimenticabile. Ritornati ai camper e rifocillati riprendiamo la marcia alla volta della Cappadocia e precisamente ci rechiamo a Urgup. Qui risiede un vecchio amico di Mimmo che anni addietro ha studiato in Italia e per un certo periodo è stato ospitato dallo stesso Mimmo che con il solito senso di ospitalità turco ci accoglie nel suo ristorante tipico, che molto somiglia alle strutture turistiche che si trovano nei sassi di Matera e quindi la cosa ci fa pensare a casa nostra .

21/08/10 Il mattino seguente dopo una notte trascorsa tranquillamente nei nostri camper, veniamo nuovamente invitati in terrazzo dell’hotel per degustare una lauta colazione tipica. Il disponibile Hammet per tutta la mattinata ci accompagna nella cittadina di Urgup, dove rosetta fa incetta di tappeti di pregiata fattezza. Ormai il rientro sembra proprio mesto ma la marcia riprende sino ad un Motel nei pressi di Ankara dove consumiamo una frugale cena a base di Kebab.

22/08/10 Stamane proprio non resistiamo dalla tentazione di far ripulire i camper davvero indecenti dopo le polverose strade percorse, poi riprendiamo la marcia e lungo la strada in una nuova stazione di servizio dove acquistiamo due statue di gesso raffigurante due campagnoli turchi. Arriviamo in serata a Terkirdag dove sostiamo in un parcheggio sul lungo mare.

23/08/10 oggi sempre lungo la via del ritorno cerchiamo di arrivare alla frontiera greca ed in pomeriggio siamo di nuovo sulla spiaggia di Varsna . Qui facciamo un po di spesa di frutta fresca ed esche per la pesca.

24/08/10 Oggi è puro relax sula spiaggia con relativa cena a base di ghiros pita.

25 -26/08/10 Mare pesca ed arrosti.

27/08/10 Si parte alla volta di Ioannina pausa pranzo. Si riparte per Amandia dove sosteremo in riva al mare all’ombra degli eucalipti relax e cena.


28/08/10 mare e relax



29/08/10 arrivo a Matera.

Il viaggio ha presentato poche difficoltà a parte il manto stradale in pessime condizioni. Il viaggio si è caratterizzato per la varietà dei paesaggi e le diversità delle genti conosciute. Ci ha stupito tanto vedere Tiblisi che certo non ci aspettavano cosi bella e medievale. Ma a tale stupore ha fatto eco Jerevan città moderna e turbolenta. Di certo questo viaggio ci ha fatto conoscere realtà a noi poco note, quale il genocidio degli Armeni, un dramma ancora irrisolto e ciò ci sembra paradossale che protagonisti della vicenda che pur negando tali orrori chiedano di entrare nell’unione europea. Mi ha stravolto il capire che la storia dell’olocausto era già stata vissuta da questo popolo perseguitato e trucidato dai kurdi. Mi ha fatto capire che importanza ha per il popolo kurdo la propria identità mancata e così capisci che in quest’angolo di mondo il potere del dio danaro ha procurato tante e tali ferite che di certo non sono di facile cura. Mi ha stupito sentire tanti giovani armeni che portano ancora nel loro grembo tanto odio e tanta voglia di nazionalismo. Di certo mi sembra proprio il caso di sottolineare che il viaggiare sia l’unico modo per conoscere le realtà altrui e che ogni viaggio rappresenta una scoperta basta avere gli occhi puri di chi sa cogliere ogni sensazione anche la piu semplice negli occhi di chi incontra . Ma questo è stato anche il viaggio degli incontri, come dimenticare i due aitanti giovani polacchi che con le loro bici hanno ripercorso parte del nostro itinerario, o come dimenticare il reporter di brescia con la sua fidanzata o il medico Gaetano Giordano che con tanto cuore e disponibilità ha tranquillizzato noi genitori della giovane alessia circa i problemi di salute accusati dalla ragazza. A volte mi chiedo ma il tutto è davvero causuale o come io inizio a dubitare vi è sempre una mano divina che provvede ad ogni affanno di noi viaggiatori. Certo è che viaggiare è vita è animo è amore.

venerdì 17 settembre 2010

I CAMPERISTINELMONDO PARTONO DAL 23/12/2010 AL 05/01/2011 PER IL PRIMO VIAGGIO "NON ORGANIZZATO" MA ALL'INSEGNA DELL'AVVENTURA PER LA TUNISIA, SI PARTE CON MASSIMO 8 EQUIPAGGI CONTATTARE GIULIO FABRIZIO 3391264142

martedì 13 luglio 2010

I camperistinelmondo sono pronti per la nuova avventura 2010 attraverseranno dal 28/07/10 al 28/08/2010 grecia turchia georgia, armenia, mar nero, mar caspio monte ararat.
Al ritorno il diario di viaggio buone ferie a tutti







EGITTO IN CAMPER DAL 22/07/09 AL 21/08/09

Questo viaggio rappresenta la realizzazione di un sogno covato per tre anni, che si è realizzato con l’esperienze vissute con la mia famiglia, formata da me Giulio (autista) mia moglie Giovanna (navigatore), Marco (Informatico) e Alessia (l’allegria della famiglia) ed il mio fedele camper. Chiaramente non potevano mancare le due famiglie di amici di Trapani (la simpatica Anna , l’amletico Toti e la loro figliola Mariangela Interprete) e di Napoli (Mimmo ingegnere tecnologico e Rosa “dolce compagnia”).
Credevo ormai che da incallito viaggiatore in camper, appassionato del nord africa e del medio oriente che non vi fosse più un viaggio che potesse stupirmi, il presente lo ha fatto e ha ancora una volta confermato, che il viaggiare è fonte infinita di ricchezza del nostro sapere e al nostro saper comprendere gli altri.
Il viaggio si è realizzato la scorsa estate dal 22/07/09 al 21/08/09 ha avuto lo scopo di visitare sia l’Egitto classico ed in maniera più accurata quello lontano dai soliti itinerari di massa, attraversando il deserto bianco, quello nero con soste nelle oasi di Bahareya, Kharga, Dakla e Farafra.
22/07/09 Finalmente si parte alle ore 17,00 ormai il gruppo si è completato e prima di lasciare Matera ci è sembrato obbligatorio scattare una foto ricordo con lo sfondo dei sassi di Matera (patrimonio UNESCO),
prima di raggiungere il porto di Bari. La nave puntualmente parte alle ore 20,00 (costo del biglietto andata e ritorno € 542,00) foto a volontà ed infine cena e pernottamento in camper. Km. 60
23/07/09 Sveglia alle 5,00 ed arrivo ad Igoumenitsa alle ore 9,00, scesi dalla nave ci incamminiamo subito alla volta di Vrasna dopo aver superato Ionnina , Grevena e Kavala, qui sostiamo per il pranzo in riva ad una spiaggia, dove l’acqua trasparente ci ha invitato ad una bella e rilassante nuotata, breve riposo e poi di nuovo in strada alla volta della frontiera turca dove giungiamo alle ore 21,30. Ad Ipsala sostiamo in un parcheggio tranquillo ma alquanto squallido. Km. 680

24/07/09 Sveglia alle 7,00 e partenza alle nove oggi ci aspetta una un bel tratto di strada infatti attraverseremo Instanbul velocemente considerato che noi tutti la conosciamo bene grazie a viaggi precedentemente a questa città dedicati, pertanto oggi la nostra meta è Ankara, non prima però di aver acquistato la card KGS da 12 € che ci consentirà il transito sulla rete autostradale turca. Sostiamo alle 15,00 in una stazione di servizio per la pausa pranzo e giungiamo alle 21,00 ad Ankara dove per la notte parcheggiamo in una stazione di servizio ben accessiorata, con area camping e tanta cortesia basti pensare che abbiamo chiuso la cena con tè fumante offertoci dal gestore dell’area.
Km.722
25/07/09
Oggi ci attende la burocratica frontiera siriana ma lungo il tragitto rimaniamo stupiti dalla vastità del lago salato di Tuzgolii, dove ci è sembrato inevitabile concederci un riposante pediluvio, il viaggio continua e nei pressi di Adana ci fermiamo per la pausa pranzo in una stazione di servizio, giungiamo in frontiera alle 20,30 e come ormai come già sappiamo per la parte burocratica alla frontiera siriana ci attendono 2 ore di tafile burocratiche, previo pagamento di una tassa diesel di $ 210, per la notte dormiamo in frontiera.
Km.710
26/07/09 Appena pronti ci dirigiamo verso S. Simeone località che nel nostro precedente viaggio in Siria ci era mancato, stupendi i resti dei monasteri e affascinante la colonna di S. Simeone dove secondo la tradizione il santo vi rimase per ben 20 anni senza scendere. Al termine della visita ci rechiamo ad Aleppo dirigendoci velocemente verso Hama, anche questa città ancora non visitata, interessante la maestosità delle 2 ruote in legno che ancor oggi con un gran stridio sollevano l’acqua dal fiume incanalandola in un antico acquedotto romano. Pranziamo in camper, prima di dirigerci alla volta di Homs e continuando in direzione di Damasco dove giungiamo alle ore 21, parcheggiamo in pieno centro al costo di € 4,00, rivediamo volentieri lo scintillio delle vetrine colme di ogni monile dietro le vetrine del souk, inutile dire che qui si respira un’aria decisamente orientale che risale dalla miriade di spezie esposte. Ritornati al camper per il pernottamento, lo preannunciamo sereno tenuto conto del militare che sorveglierà i nostri mezzi.
Km.480

27/06/09 Ripartiamo alle 9,00 e alle 10,30 siamo in frontiera Giordana , paghiamo la solita tassa di uscita dalla Siria di € 50,00 e quella per entrare in Giordania di € 60,00, quindi con molta calma attraversiamo Amman per arrivare finalmente ad Aqaba alle 21,00, ricerca inutile di un’officina per un problema avvertito da Toti sul suo camper e ricerca di informazioni della nave che domani finalmente ci porterà in Egitto e più precisamente a Nuwebia.
Km.613
28/07/09 In mattinata si cerca di sistemare il camper di Toti grazie all’aiuto di un meccanico, quindi ci spostiamo al porto dove paghiamo ben € 330,00 ed attendiamo la nave che partirà solo alle 17,30. Il comandante della nave ci procura una sistemazione comoda presso la zona riservata all’equipaggio e per tutta la traversata si ferma con noi a discutere del più e meno, ad un certo punto sbuca fuori la mia crostata di amarena che viene subito gradita dal comandante, tanto che parte la porterà con se ad Amman, città in cui vive la sua famiglia. Alle 21,30 siamo finalmente in terra egiziana, ma qui i controlli sono ancora più severi e terminano alle 23,00 . Qui purtroppo accade il primo evento spiacevole del viaggio a causa di un sequestro del mio passaporto senza alcun giustificato motivo, e dopo malintesi urla e tanto nervosismo il comandante del porto mi restituisce il passaporto. Qui veniamo assistiti dagli agenti della mistravel da noi contattata a Roma per il passage de carnet de dougane costatoci € 600,00.
Km. 20
29/07/09
Oggi è giorno di relax facciamo colazione in riva al mar rosso ed è solo nel tardi pomeriggio che partiamo alla volta del monastero di S. Caterina, dove appena giunti ci affrettiamo a cenare , tenuto conto che domani la sveglia suonerà alle ore 1,30.
Km.130
30/07/09 Puntuali alle 1,30 siamo pronti alla grande scalata sul monte Sinai, la cima la dobbiamo raggiungere prima dell’alba, assoldiamo un beduino che ci farà da guida al costo € 14 e dopo 7 km. di cammino si giunge a piedi di una scalinata ricavata dalla roccia e formata da 758 gradini che ci separano dalla vetta, inutile dire che marcia è faticosa e la povera Rosa davvero non ne può più, il resto del gruppo continua imperterrito sino in cima, inutile dire la sensazione e l’emozione di vedere lungo tutto il fianco della montagna una miriade di luci dei fedeli che scalano la montagna come un lungo serpentone, giunti puntuali in vetta ecco lei , l’alba più bella e remota al mondo, le rocce delle vette del monte Sinai sembrano tingersi di oro, l’orizzonte è rarefatto e lontano, l’aria è tersa, sui nostri visi tanta stanchezza, ma l’emozione del sito innanzi a noi ci ripaga di tutti gli sforzi e siamo solo all’inizio di questo magico Egitto. Terminiamo in cima la nostra ascesa ascoltando una messa detta in giapponese; anche questo è bello.

In tarda mattinata siamo al monastero che sembra mimetizzarsi tra le rocce del Sinai è stupendo ed è il crocevia del tre religioni monoteiste anche per questo è un luogo unico. Stremati alle 15 siamo in camper e dopo aver superato il tunnel di Suez (che emozione) siamo giunti in serata ad Ras El Sudoz dove pernottiamo in riva al mare dopo aver chiesto ad un giovanottone il permesso per la sosta notturna e per una nuotata l'indomani. Ma a per quest’ultima richiesta lui ci sottolinea la necessità di farlo entro le 6 del mattino, a noi per ora la cosa ci sembra insensata ma l’indomani scopriremo il perché.
Km.190
31/07/09 Oggi ci aspetta davvero una giornata che difficilmente dimenticheremo, infatti siamo svegliati da un baccano assordante di vocii, grida di gioia , motori di pullmann che sbottano volate di fumo nero, pianti di bimbi, suoni di tamburi, davvero c’è né per tutti, oggi è la giornata di festa che porta centinaia di persone al mare. Ci stupiamo di vedere sulla testa delle donne ogni tipo di pacco , bambini che entrano in acqua su camere d’aria di camion, di colpo il mare diventa variegato con mille colori di magliette, vesti della gente che si fa il bagno completamente vestiti.
Ma il bello deve ancora venire tutta la scena descritta era stata vista dall’interno del Camper, ora toccava uscire e non appena fuori ci ritroviamo faccia a faccia con il giovanotto della sera prima, il quale ci invita a fare il bagno, ma non prima di aver urlato qualcosa ai locali i quali immediatamente aprono una corsia per consentirci il bagno rigorosamente vestiti, ma non solo anche in acqua la massa di gente si apre per consentirci il tanto desiderato bagno (immaginate l’imbarazzo). Finalmente terminato il bagno arriva il momento di mettersi in camper e partire, ma la giornata evidentemente non poteva finire così, infatti il mio camper si insabbia ma in questi paesi si sa che non bisogna mai disperare, infatti tra la gente si fa largo un signore che qualificandosi meccanico con un semplice cric nonostante lo posi sulla sabbia riesce a sollevare il camper del tanto che basti a portarlo via di li, inutile dire la festa e baraonda che si scatena per l’operazione conclusa.
Alle 12 riusciamo finalmente a partire verso il Canale di Suez che grazie ad un tunnel completamente militarizzato ci fa passare finalmente in territorio egiziano, quindi cerchiamo di raggiungere Il Cairo, ma appena in autostrada ci vediamo superare da una camionetta della polizia che per un po’ di chilometri ci scorterà. Arriviamo Al Cairo e con non poche difficoltà troviamo il Salma Camp (12€), ma le condizione del campeggio non ci ispirano e alla fine decidiamo di collocarci dinanzi all’Hotel Cataratte. Ora è giunto il momento di contattare l’Ing. Hosman (amico del Dr. Berardi), il quale in breve ci raggiunge e ci invita a salire sulla sua auto per un giro della città, in serata ci porta a cena in un ristorante tipico ed in infine per chiudere questa giornata davvero ricca di avvenimenti ci porta su una terrazza sul lungo Nilo, dove degustiamo succhi di mango ed ammiriamo le mille luci di una città immensa, variegate di etnie, di architetture spettacolari e odori arcaici ma quello che più di ogni altra cosa stupisce è il lento muovere delle acque di questo fiume che per secoli è stato testimone di una civiltà ancor oggi avvolta nel mistero.
Km.0
01/08/09 Oggi è il grande giorno appena fuori dal camper prendiamo un taxi alla volta di Giza dove fittiamo cavalli , cammelli e guida e poi via a visitare le piramidi che per anni avevo immaginato essere uniche ma che dal vivo risultano essere ancor più misteriose. Inutile dire che alle piramidi noi tutti ci siamo sprecati a far tante foto e filmati . In serata rientro ai camper.
Km. 0

02/08/09 Oggi la giornata la dedichiamo per visitare il museo egizio (ingresso con guida € 100). Nel pomeriggio ci rechiamo al quartiere islamico per visitarne la moschea e la cittadella. Ritornati al camper ci dirigiamo a Sakkara dove in comodo parcheggio ceniamo e pernottiamo.
Km.20


03/08/09 Di buona ora visitiamo alcune tombe. Riprendiamo la marcia verso sud attraversiamo il Nilo a Bani Suef ed arriviamo a Zafrana alle 21 qui sostiamo in un cortile di una guardia medica che sembra austera e priva di ogni cosa , pertanto decidiamo di donargli parte dei nostri aiuti raccolti in Italia tramite amici medici , informato erri scientifici, farmacisti e di botto gli abbiamo fornito di medicine di primo soccorso, biberon , scarpe e vestiti. Ceniamo e poi subito a letto.
Km.300
04/08/09 Oggi la giornata è all’insegna della voglia di fare un bagno nel mar rosso che costeggeremo per oltre 200 km, ma desiderio non realizzato a causa dei divieti egiziani di avvicinarsi alla riva del mare essendo severamente vietato. Tant’è che ad un nostro tentativo ecco il sopraggiunge puntuale dei soldati. Riprendiamo la marcia ed ecco il secondo inconveniente della giornata al nostro passo di marcia lento veniamo multati per eccesso di velocità (20 €), ma in serata finalmente siamo a Luxor situata dove sorgeva l'antica città di Tebe, antica capitale dell' Egitto al tempo del Medio Regno. È un centro molto importante dal punto di vista archeologico sia perché nella città ci sono i templi di Luxor e karnak, sia perché nelle vicinanze ci sono i siti archeologici della Valle dei Re e della Valle delle Regine. Alle 20 parcheggiamo in via Karnak dove ceniamo sul marciapiede per poi finalmente andare a letto.
Km.700.
05/08/09 Oggi l’obiettivo è la sponda occidentale del Nilo, per visitare la valle dei re e delle regine il tempio di Hatshepsut (€100) , nel pomeriggio giro in barca sul nilo per andare a visitare l’isola delle banane, esperienza unica. Cena e pernottamento .



06/08/09 Oggi visitiamo Karnak. Il complesso templare di Karnak è, di fatto, costituito da tre distinti recinti templari dedicati ad Amon, alla sua sposa divina Mut, ed al Dio locale Montu (dal corpo umano e dalla testa di falco) il cui culto fu particolarmente in auge nel corso della XI dinastia (in tal senso rammentiamo i sovrani di nome Montuhotep, della XI dinastia, cui seguiranno, con la XII, Re il cui nome teoforo farà riferimento ad Amon, altra divinità minore tebana facente capo alla c.d. Ogdoaede Ermopolitana, come, ad esempio, Amenhemat). In linea generale, sono riscontrabili quattro parti principali di cui solo una accessibile ai turisti ed al pubblico in generale. In serata siamo ad Assuan, dove parcheggiamo davanti alla chiesa copta
comboniana dove ci attende padre Vittorio a cui consegniamo tutto il materiale umanitario portato cn noi , poi ceniamo sul marciapiede davanti la chiesa.



Stasera si va presto a letto poiché domani ci attende una levataccia.
Km 0
07/08/09 sveglia alle 2,30 per poter partire in convoglio per Abu Simbel, visita dei due tempi, stupefacente la bravura dei architetti che hanno spostato i templi per far fare i lavori di costruzione della diga di Assuan . Poi sempre con il pulmino e guida andiamo a visitare lo sbarramento della diga oltre al tempio commemorativo dei finanziatori russi . Nel pomeriggio noleggiamo una barca per recarci sull’isola di File qui il tempio è davvero suggestivo. Al rientro ci rechiamo in chiesa per ascoltare una messa copta in arabo, quindi passeggiata al souk acquisto di frutta ed infine rientro in camper.
Km.0



Km465
08/08/09 Da oggi inizia l’avventura del deserto, infatti rientreremo Al Cairo passando le oasi del deserto per il primo tratto la polizia ci scorta poi giunti ad un posto di polizia ci fermiamo per la notte.
Km.290
09/08/09 L’indomani giungiamo alla prima delle Oasi quella di Khara qui la polizia continua a scortarci. Visitiamo la necropoli, poi pranziamo e ripartiamo per Dakla L’oasi è costituita da più di 600 sorgenti e laghetti naturali. La città vecchia è un labirinto di stradine dalle pareti ricoperte da argilla e le abitazioni hanno degli architravi in legno dal disegno assai elaborato. Visiteremo le tombe di El-Muzawaka, di età romana, El-Qasr, cittadella medievale costruita sui resti di un villaggio romano, il villaggio di Al Balat e il tempio di Deir El Hagar.
Km465
10/08/09 Sveglia alle 7 ci rechiamo con ansia verso le piscine solfuree ma una volta giunti lo spettacolo presentatoci proprio non ci ispira quindi riprendiamo la marcia per l’oasi di Farafra.
Proseguimento per il Deserto Bianco. Queste fantastiche formazioni calcaree di un colore bianco accecante sono state scolpite dall'azione dell'acqua e del vento. Occupa una piccola parte del Deserto Occidentale, un'area di circa 60x60 kilometri fra l'oasi di Farafra a sud e il Deserto Nero e l'oasi di Bahariya a nord.
Dopo un frugale pasto noleggiamo 2 fuoristrada quindi ci dirigiamo nel deserto bianco, saremo a bordo dei camper sino a che la sabbia consente poi proseguiremo la visita con i fuoristrada. Inutile dire che questa risulta essere una delle tappe più belle di questo nostro viaggio, dopo aver scorri bandato con i fuori strada facciamo ritorno ai camper per la cena , l’atmosfera è magica il silenzio assoluto siamo soli le figure calcaree che caratterizzano questa parte del sahara le cui ombre si allungano sempre più con il calare della notte e che dire dell’emozione di sdraiarsi per terra e lo sguardo perderlo nell’infinito di un cielo stella che ti travolge (esperienza indimenticabile) .
Km 345
11/08/09 Terminato il deserto bianco , attraversiamo il deserto nero In mattinata siamo a Bahariya, dove acquistiamo della frutta fresca dopo la visita dell’oasi facciamo rotta verso il Cairo, qui come all’andata ci guida Osman che ci consiglia di parcheggiarci sul viale dell’università e poi ci porta a cena con piatti a base di pollo. La notte fa davvero molto caldo, io dimentico di mettere le sicure al camper e nel cuore della notte ci vediamo arrivare in camper un ragazzo con pistola in pugno, io mi catapulto dal letto in mansarda sentendo le urla di mia moglie e quelle del giovane, lui mi intima di uscire dal camper puntandomi la pistola , continua ad intimarmi di uscire, nel mentre mi vengono in mente le parole di Osman “GIULIO PER QUALSIASI INCONVENIENTE CHIAMAMI” ed io non so come chiamo Osman e passo il telefono al giovane armato, parlano per vari minuti alla fine della telefonata va via, poi scoprirò che si trattava di un poliziotto turistico curioso di vedere l’interno di un camper.
Km.530
12/08/09 L’indomani prima di lasciare il Cairo non riusciamo a resistere alla tentazione di ritornare al souk per acquistare gli souvenir e rivedere con calma la cittadella.
Al rientro pranziamo con Osman sul marciapiede come ormai nostra consuetudine, dopo pranzo riprendiamo la via del ritorno giungendo a Suez alle 22.
Km.138
13/08/09 Alle 13 siamo di nuovo a Nuwebia, non riusciamo ad imbarcarci subito poiché la nave era già piena, quindi ci spostiamo sulla spiaggia dove conosciamo ragazzi berberi curiosi di conoscere i camper e con i quali trascorriamo l’intero pomeriggio a far foto, tornati nel pomeriggio alla biglietteria ci comunicano che la nave ha avuto un guasto e pertanto se tutto va bene se ne parla domani, a noi resta altro che tornare ai camper ed andare a letto.
Km.0
14/08/09 Alle 13 riusciamo a partire con la nave veloce (€435) ed arrivo alle 15 scesi dalla nave ci toccano le procedure doganali dal costo di € 50, per la serata cerchiamo e troviamo il parcheggio che già 2 anni fa ci ospitò, e provo immensa gioia quando mi rendo conto che oggi il parcheggio è pieno di camper, 2 anni fa il mio era un oggetto sconosciuto, il titolare un uomo sui 55 anni riconosce subito il mio camper ed a braccia aperte e con le lacrime agli occhi mi viene incontro mi sbarra la strada e mi abbraccia sollevandomi da terra era davvero emozionato. Poi scoprirò che grazie al mio sito internet molti camperisti hanno saputo di questo posto.
Ci rinfreschiamo dopo un bagno nel mar di Aqaba a dir poco meraviglioso ed in serata decidiamo di cenare a ristorante ali babà.
15/08/09 Appena svegli subito in acqua è troppo forte la voglia di imprimerci nella mente quei fondali dai mille colori di pesci variopinti di spugne, anemoni ecc. sembra essere una delle rappresentazioni della natura più bella al mondo. Quindi dopo il commiato con il nostro amico riprendiamo la via del ritorno e facciamo tappa a Karak dove ceneremo ai piedi del castello.
Km.230
16/08/09 Partenza alle 8 alle 9 siamo allo stabilimento balneare sul mar morto chiamato Amman Beach, pranziamo sotto i gazebo trattenendoci a mare e non riusciamo a resistere alla tentazione di provare i fanghi del mar morto, alla fine eccoci qui tutti neri ricoperti del miracoloso fango del mar morto.
In serata siamo in frontiera pagheremo 25 € per uscire dalla Giordania e 140 € per entrare in Siria (tassa diesel). Km.250
17/08/09 Giornata di spostamento ed in serata siamo alla frontiera turca e dopo aver pagato dopo varie peripezie 60€ per uscire dalla Siria, eccoci finalmente in turchia e la notte la trascorriamo a Kilis
Km. 560
18/08/09 Ormai si tratta solo di mere tappe di rientro ma comunque sempre piene di piacevoli sorprese come ad esempio ritrovarsi in strade secondarie che ti fanno ritrovare a partecipare
all’asta dei fichi o magari alla raccolta dell’uva, ma in serata puntuali siamo ad Ankara.
Km.630
19/08/09 Oggi la strada ci porta dapprima a Lapsaki e traghettiamo i dardanelli sbarcando a Galibolu dove pernottiamo vicino alla moschea.
Km.760
20-21/08/09 Tappe da Galibou ad Alessandropoli Kozan- Plataria dove ci congediamo un meritato riposo e dove i miei amici di viaggio cominciavano già a raccontare ad altri camperisti in attesa di imbarco l’avventura appena compiuta .
Km. 575
22/08/09 Bari - Matera km. 60 salutati i nostri amici di viaggio si torna a casa già con tanta nostalgia dell’impresa appena compiuta .

Oltre allo scopo meramente turistico, a base del viaggio vi è stata anche una motivazione interiore che ormai mi pervade sin dal mio primo viaggio in queste zone che è la voglia di portare ogni volta sempre più materiale che potesse far tornare anche per un attimo un sorriso ad un bimbo in un mondo cha di tanto ha bisogno.
Infatti basta allontanarsi di pochi chilometri dai centri meramente turistici per trovare realtà ai limiti dell’igiene, nutrimento, vestiario ecc.
Ed è per questo che per tutto il tempo di preparazione del viaggio ho cercato di recuperare tutto ciò che potesse essere utile attraverso amici medici, farmacisti, informatori scientifici, amici commercianti di vestiario ecc. Così alla partenza, caricato il camper come un uovo, sono partito dopo aver preso contatti con i padri comboniani al Cairo per la consegna del materiale.
Costoro infatti a loro volta ci hanno indicato Padre Antonio ad Assuan, parroco dell’unica parrocchia cattolica e a lui abbiamo affidato ogni cosa ad eccezione di una parte di medicine di primo soccorso che abbiamo affidato ad un avamposto sanitario nel deserto .
E’ inutile dire che lo spirito che ci spinge in questi viaggi è quello del visitatore ma soprattutto quello di condividere anche se brevi periodi, scampoli di vita quotidiana con la gente del posto, e scoprire come questi pur non possedendo nulla riescono ad essere sempre sorridenti sereni e con sguardi gioiosi. Alla fine di ogni viaggio la conclusione è sempre la stessa………..i veri ricevitori di doni siamo noi e che dalla gente cosi semplice c’è tanto da imparare e custodire nei nostri cuori durante gli affanni che ci sommergeranno nel mentre del nostra vivere quotidiano almeno sino al prossimo viaggio.
Sperando di aver esposto sufficientemente le motivazioni di questo viaggio, le emozioni che hanno pervaso tutti i partecipanti e mi auguro che tutti coloro che decidano di visitare i luoghi sopra menzionati lo facciano con egual spirito che ha pervaso i nostri cuori.

Giulio FABRIZIO miele.michelangelo@gmail.com

339/1264142