I CAMPERISTINEL MONDO ALLA SCOPERTA DEI BALCANI
DAL 27 07/2012 AL 25/08/2012
A BREVE IL RESOCONTO E LA RACCOLTA FOTOGRAFICA
DAL 27 07/2012 AL 25/08/2012
A BREVE IL RESOCONTO E LA RACCOLTA FOTOGRAFICA
Un luogo in cui tutti gli appassionati del turismo itinerante si incontrano e si scambiano esperienze di viaggio. Un luogo in cui i viaggi si sognano e... si realizzano.
02/08/2011 Giungiamo a Liegi parcheggiamo vicino al centro, grazie
anche all’aiuto di un signore marocchino, che come se non bastasse si offre anche di mi
accompagnarmi in un negozio per comprare una camera d’aria bucatasi per la bici di
mia figlia forata a Lugano, dimostrando così la solita cordialità dei nord africani. Quindi decidiamo di iniziare la visita della città
ma dopo pochi passi siamo invitati da alcuni signori seduti dinanzi ad un bar
che scopriamo essere originari di Galatone che ci invitano a sorseggiare un caffè, raccontandoci
le loro vite vissute da emigrati dal nostro sud in Belgio. Ci rechiamo in
centro e ci congediamo un po’ di shopping, passeggiamo lungo il fiume Mosa e
visitiamo il palazzo dei Principi Vescovi e la bellissima cattedrale di S.
Paolo. Acquistiamo un pollo arrosto e costate di vitello per pranzo. Dopo
pranzo partiamo in direzione di Maastricht, per giungere ad Amsterdam alle
17,30 dove sostiamo nel camping Gasper, qui finalmente incontriamo mio fratello
Nico e famiglia che qui si trovano già da diversi giorni. Per festeggiare
l’incontro prepariamo un bella grigliata. Dopo pranzo prendiamo il metro n°53
che ci porta nella Amstel Station e da qui con il bus 59 arriviamo alla stazione centrale (costo 7 euro).
Visitiamo la Dame Platz, vediamo la chiesa di S. Nicola e la fatidica zona
rossa. Rientriamo in camper alle 1.30.
Km.0.
03/08/2011 Alle 8,00 siamo già pronti per continuare la visita
della città utilizzando le bici considerato che siamo nella patria di questo
mezzo di locomozione, infatti non riusciamo a resistere dinanzi ad una vetrina
di accessori per bici e acquistiamo campanelli e catena antifurto. Sempre in
bici visitiamo il mercatino delle pulci
a Waterloo Platz qui compriamo un carica batterie inedito in Italia.
Proseguiamo per Dome Platz dove acquistiamo pane e dolci alle mele. Dopo vari
giri in bici per il centro rientriamo in camper alle 14. Pranziamo, rimessaggio
e partenza verso l’immensa diga nel mare del Nord. Qui inutile dirlo scattiamo
una montagna di foto proseguendo in direzione sud ci fermiamo in un borgo bellissimo di
nome Valendam, parcheggiamo vicino al collegio di don Boscone e poi in
bici visitiamo il centro ed il mulino di
Vental. Rientro in camper cena e pernottamento. Km. 475.
Tornati al camper ci avviamo
verso Breda e attraversiamo il confine belga con un tunnel sotto l’acqua che ci
costa 18 euro. Continuiamo per Brugge. Dopo pranzo riprendiamo la marcia per
Calais giungendovi alle 20.00.
0
un ottimo parcheggio fronte lago, dove noi come da tradizione predisponiamo il tutto per la cena sotto le stelle e veniamo subito stupiti dalla solita accoglienza turca , infatti subito si avvicina un ristoratore del luogo che ci offre in dono un vassoio colmo di frutta assortita disposta in modo artistico. Km.420 
a Safranbolu dove visitiamo il centro storico con un trenino per ammirare l’architettura simile a quella alsaziana. Proseguiamo verso Bartin e arriviamo a Amsra dove dopo varie peripezie sostiamo davanti ad una caserma militare, in serata riceviamo la visita di due militari che effettuano un giro turistico nei nostri camper. Km.446 
dove ci congediamo una visita della città con acquisti di souvenir e rimaniamo meravigliati davanti alle innumerevoli vetrine ricolme di modellini di fattezza notevole di imbarcazioni tipiche di ogni tipo e dimensione. Quindi ci dirigiamo verso le cascate di Erfelak ma dopo 25 km. di strada terribile decidiamo di rinunciarci e torniamo indietro verso Sanibolu. Sostiamo per il pranzo nel bel porticciolo attrezzato di Gerze dopo pranzo giungiamo alle 20,00 a Unye dove parcheggiamo comodamente sul lungomare. Km.400
. Dopo la visita della città andiamo a ristorante, dopo gustiamo un menù a base di carne arrostita, zuppa di pollo, focacce ripiene di formaggi tipici georgiani. La notte siamo sempre sorvegliati dalla polizia. Km. 150
iziamo con la visita del museo e della carrozza ferroviaria appositamente allestita per i suoi spostamenti nella confederazione. Qui il camper di mimmo accusa un problema all’impianto elettrico, che unelettrauto del posto prontamente sistema. Partiamo alla ricerca di Uplistsikhe ci giungiamo dopo vari giri e subito visitiamo la città scavata nella roccia, a dire il vero per noi di Matera
sembra quasi di essere a casa la visita termina con il percorre di un tunnel che dalla città sbuca
o. Dopo pranzo ci avviamo alla volta del Kazbegi, lungo la strada i paesaggi sono mozza fiato continiamo sino ad una piazzola a quota 2140 mslm dove a causa del forte vento ceniamo all’interno dei camper Km.200. 
ci unici acquistiamo i copricapi tipici dei pastori del caucaso. Giungiamo alla fortezza di Atauri e dopo averla visitata continiamo la marcia sino a Tblisi dove parcheggiamo in pieno centro storico. Visitiamo la fortezza, l’esterno della cattedrale di Sion, la statua della madre Georgia e le tortuose stradine colme di ristoranti tipici. In serata visitiamo le terme e cena in un ristorante sotterraneo. 
S. Trinità, al parlamento ed al palazzo presidenziale. Poi è la volta del Corso Rustavali (Via principale di Tiblisi) , qui riusciamo finalmente ad inviare delle cartoline . In pomeriggio decidiamo di giungere al confine con l’armenia, che attraversiamo dopo aver pagato una tassa di 50 euro giungiamo dopo pochi chilometri nella prima cittadina armena Alverdi, il paese si presenta subito squallido e misero ad aumentare lo spettacolo tetro vi sono le innumerevoli strutture più o meno abbandonate delle miniere di rame, una volta ricchezza di questo paese. Sostiamo in uno slargo che ci pare essere abbastanza centrale. Km. 84; 
e poi ancora avanti verso il passo di Selim, qui pranziamo davanti al caravanserraglio (mslm2450) , quindi verso Yerevan fermandoci a Novarank, dove tappa d’obbligo è la visita al monastero dopo aver attraversato un suggestivo canyon
lungo 8 km ed infine in serata giungiamo nella cittadina di Ararat dove senza saperlo parcheggiamo davanti alla sede municipale. 
sindaco della città di Ararat , infatti ci viene offerta la prima colazione nella sala consiliare e tutti gli onori che spettano a graditi ospiti. Gusteremo dell’ottimo cognac, completiamo la mattinata con la visita del monastero di Khor Virap con la speciale guida formata dal sindaco e da tutta la sua famiglia. Dopo pranzo finalmente arriviamo a Yerevan dove parch
eggiamo in piena piazza della repubblica sotto gli occhi stupiti dei passanti. Qui avviene un piacevole incontro con una coppia di giovani italiani in viaggio organizzato, che dopo poche battute scopriamo addirittura essere miei conterranei e parenti di una mia collega di ufficio. Dopo un bel pò di chiacchiere eccoci a passeggiare in lungo ed in largo in questa splendida città. Ci siamo recati subito ad ammirare la grande scalinata con i suoi magnifici giardini e stupendi negozi di tipo occidentale ormai è sera ed è tempo di rientrare ai mezzi e stupore su stupore, ci rendia
mo conto di essere parcheggiati proprio davanti alle fontane monumentali che ogni sera alle 22 regalano a passanti e turisti uno spettacolo davvero emozionante a suon di fontane danzanti luci e musiche. Qui avviene un altro incontro fortuito con un altro italiano che scopriamo essere medico di Roma coniugato con un’Armena in vacanza a Yerevan: Dico incontro fortuito in quanto quest’ultimo appena vista mia figlia si accorge del problema che ormai da giorni ci attanaglia e ci preoccupa circa un gran sanguinamento gengivale della ragazza. Con il Dr. Gaetano GIORDANO immediatamente messosi a nostra disposizione ci rechiamo in taxi alla ricerca di una farmacia e grazie a suo figlio riusciamo a farci intendere sui medicinali cercati. La serata si conclude con una cena che ci vedrà tutti finalmente intorno ad un tavolo.
co inferiore a quelli dell’olocausto, durato dal 1895 al 1915. Tale silenzio tanto atroce addirittura fu riportato in uno scritto di Hitler del 1939 prima dell’invasione della Polonia che recitava per vincere le titubanze dei suoi collaboratori circa i suoi piani di sterminio, “Chi si ricorda più del massacro degli Armeni?”. L’ indifferenza della comunità internazionale nei confronti di tale evento storico è ancora tutt’oggi causa della mancata pace nei cuori di tanta gente.

tti in mente di raggiungere la frontiera di Posof che dista appena 25 km. ma già dopo alcuni chilometri inizia un vero e proprio inferno per mezzi e autisti un percorso fatto a groviera con voragini profonde e continua in una strada stretta meno dei nostri camper e dopo 2 ore di sane imprecazioni siamo in frontiera dove io sfogo tutta la rabbia accumulata contro i poliziotti di frontiera ponendo a serio rischio la mia libertà . Km.130
lari rimastoci. Riprendiamo la marcia sino a Digor, dove la polizia per sicurezza ci fa parcheggiare in una stazione di servizio fuori dal paese … ora siamo in pieno territorio curdo, infatti chiunque ormai ci saluta con il simbolo della V fatta con indice e medio sottolineando la loro curdicità. Stasera siamo tutti ospiti nel camper di Enzo. Km. 194
mo lavare i camper ormai ridotti in stato pietoso dopo le strade percorse, ci dirigiamo verso Dogubayazit e finalmente dopo aver attraversato centinaia di carri armati in stato di guerra arriviamo all’Ishak Pascia Sarayi. Qui si erge l’edificio edificato dall’emiro curdo XVII secolo. Al termine della visita il mio camper ha una gomma a terra, dopo vari tentativi riusciamo a risolvere il problema trovando delle gomme di fortuna nel paese vicino. Problema risolto si riparte alla volta di Van. Una volta giunti parcheggiamo davanti al teatro visita e pernottamento. Km. 348
mping si offre gentilmente di accompagnarci da un dentista. La serata trascorre in allegria anche grazie all’hunor dei nostri amici inglesi. Km.267
dopo aver scalato parte di una montagna rocciosa ci ritroviamo arroccati con davanti le grandi statue di Antioco
& C. che imponenti aspettano con noi l’arrivo dell’alba. Inutile dire che questa si è mostrata una tappa indimenticabile. Ritornati ai camper e rifocillati riprendiamo la marcia alla volta della Cappadocia e precisamente ci rechiamo a Urgup. Qui
risiede un vecchio amico di Mimmo che anni addietro ha studiato in Italia e per un certo periodo è stato ospitato dallo stesso Mimmo che con il solito senso di ospitalità turco ci accoglie nel suo ristorante tipico, che molto somiglia alle strutture turistiche che si trovano nei sassi di Matera e quindi la cosa ci fa pensare a casa nostra .
21/08/10 Il mattino seguente dopo una notte trascorsa tranquillamente nei nostri camper, veniamo nuovamente invitati in terrazzo dell’hotel per degustare una lauta colazione tipica. Il disponibile Hammet per tutta la mattinata ci accompagna nella cittadina di Urgup, dove rosetta fa incetta di tappeti di pregiata fattezza. Ormai il rientro sembra proprio mesto ma la marcia riprende sino ad un Motel nei pressi di Ankara dove consumiamo una frugale cena a base di Kebab. 
22/08/10 Stamane proprio non resistiamo dalla tentazione di far ripulire i camper davvero indecenti dopo le polverose strade percorse, poi riprendiamo la marcia e lungo la strada in una nuova stazione di servizio dove acquistiamo due statue di gesso raffigurante due campagnoli turchi. Arriviamo in serata a Terkirdag dove sostiamo in un parcheggio sul lungo mare.28/08/10 mare e relax
29/08/10 arrivo a Matera.